La Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”, prevede il ricorso a questo “modulo organizzativo” per accelerare le decisioni che coinvolgono una molteplicità di interessi e di conseguenza una pluralità di strutture amministrative (ad es. Comune, ASL, Vigili del Fuoco, Regione, Ministeri).
Secondo quanto previsto dalla legge, la CdS può essere istruttoria (per esaminare gli interessi pubblici coinvolti in un procedimento o trovare soluzioni condivise a problematiche comuni), preliminare (per avere indicazioni sulle condizioni per l’ottenimento, nelle successive fasi progettuali, di pareri e autorizzazioni relativi a interventi di particolare complessità e insediamenti produttivi di beni e servizi) o decisoria (per acquisire pareri, intese, concerti, nulla osta od altri atti di assenso, necessari alla conclusione positiva di un procedimento e quindi per “decidere” in modo collegiale relativamente ad un determinato progetto).
Quest’ultima è la tipologia più frequente di conferenza a cui ricorrono le pubbliche amministrazioni e può svolgersi con due diverse modalità:
- la modalità ordinaria è quella della conferenza semplificata, che si svolge senza riunioni e mediante la semplice trasmissione per via telematica di tutta la documentazione relativa ai lavori della conferenza (istanze, comunicazioni, atti di assenso, ecc.);
- la conferenza simultanea si svolge solo nei casi espressamente previsti dalla legge (ad esempio, nel caso di decisioni o progetti complessi, casi di dissenso, valutazione di impatto ambientale regionale) ed avviene tramite riunioni in presenza, a cui partecipa un unico rappresentante per ciascun livello di governo.
Qualora il progetto da sottoporre all’esame della conferenza di servizi decisoria risulti in variante ed ai sensi della normativa di settore il relativo provvedimento di autorizzazione abbia per legge effetto di variante al P.R.G. vigente, l’amministrazione procedente è tenuta ad espletare sulla modifica al piano tutte le procedure propedeutiche all’adozione della variante previste dalla legge, prima dell’indizione della conferenza di servizi decisoria.
PRESENTAZIONE DEGLI ELABORATI E DOCUMENTI PER CONFERENZA DI SERVIZI:
- DEVONO ESSERE ORDINATI IN GRUPPI, PER SPECIFICA MATERIA E/O COMPETENZA. SE NON FOSSE POSSIBILE, CIASCUN DOCUMENTO DEVE ESSERE INDIVIDUATO IN MODO CHIARO ED UNIVOCO, RICHIAMANDONE IL CONTENUTO E NON SOLTANTO CON L’INDICAZIONE DEL CODICE ALFANUMERICO.
- DEVE ESSERE PRESENTE UN ELENCO DEGLI ELABORATI, INDIVIDUABILE PER CATEGORIA, MATERIA E/O COMPETENZA.
Documentazione relativa alle Conferenze di Servizi in cui il Comune di Pozzilli è amministrazione procedente:
Pagina aggiornata il 04/07/2025