Territorio

Pozzilli è un comune italiano di 2.338 abitanti della provincia di Isernia in Molise. Fino al 1810 è stato una “frazione” di Venafro (Venafro e riuniti) e fino al 1860 (insieme a Sesto Campano, Venafro, Conca Casale) ha fatto parte di Terra di lavoro (Regno delle due Sicilie).

Riveste una grande importanza a livello provinciale grazie alla presenza nel suo territorio comunale di stabilimenti nell’area del nucleo industriale di Venafro-Isernia.
Altro punto di interesse e riferimento è la presenza dell’Ospedale di rilievo nazionale –  Neuromed, IRCCS di grande importanza nel centro-sud Italia.

Il suo nome ricorda quello di Pozzuoli presso Napoli e deriva molto probabilmente dai “puteoli”, piccoli pozzi di accesso all’acquedotto augusteo che attraversava il territorio comunale. Invece, secondo alcuni “puteoli” deriverebbe da “pozzanghere maleodoranti”, con una maggiore somiglianza a Pozzuoli. Punto di riferimento dell’area è Venafro, che si trova 3 km a sud ovest anche se a causa di una forte urbanizzazione i due comuni possono ritenersi quasi unificati.

Storia

Fino al 1810 la sua storia rientra in quella di Venafro di cui Pozzilli era frazione.

I resti rinvenuti testimoniano la frequentazione umana in epoca preistorica.

In località Camerelle, presso il passaggio a livello ferroviario, venne rinvenuta negli anni settanta una necropoli sannitica. In epoca romana il territorio era attraversato dall’acquedotto romano di Venafro. Alla fine del XVIII secolo vi venne rinvenuta nella località Triverno la “Tavola acquaria”, un’epigrafe datata al 26 a.C. sotto Augusto, che riportava le regole per la manutenzione dell’acquedotto e la distribuzione delle sue acque.

Il territorio comunale appartenne al longobardo ducato di Benevento (571-1077). La frazione di Santa Maria Oliveto sarebbe stato fondata nell’839 ad opera di coloni provenienti dalla zona di Sulmona che vi furono insediati dall’abbazia di San Vincenzo al Volturno intorno ad una chiesa dedicata a San Lorenzo[2].

In epoca normanna nella località di “Arcora”, ai piedi del monte Stingone, ad est del capoluogo comunale, sorse uno dei piccoli insediamenti benedettini che segnavano il percorso tra le grandi abbazie di Montecassino e di San Vincenzo al Volturno: vi si conservano alcuni archi di un antico edificio che hanno dato il nome alla località.

Il territorio comunale apparteneva nel 1234 al feudatario Ruggiero Galluccio al quale venne successivamente usurpato da un certo Gualtiero D’Aversa. Nel XVI secolo fu in possesso della famiglia dei Pandone di Venafro, e passò quindi ai Gaetani. Nel XVII secolo il suo nome entra nella storia in quanto una bolla pontificia di Innocenzo X del 1646 scrive di Pozzilli (“Li pozzilli”).

Nel 1811 venne istituito il distretto di Piedimonte d’Alife, nel quale andavano a ricadere il circondario di Venafro ed il territorio di Colli distaccati dal distretto di Sora. Fino a questa data Pozzilli è stata una frazione del comune di Venafro (che era anche sede di circondario) insieme a Filignano, Conca Casale, Ceppagna e Sesto Campano (Venafro e riuniti).

Con l’occupazione garibaldina e l’annessione al Regno di Sardegna del 1860 il distretto di Piedimonte ed il circondario di Venafro furono soppressi.

Santa Maria Oliveto invece era a sé stante, “possedimento” di Montecassino, e passò al comune di Pozzilli come frazione solo poco prima dell’unità d’Italia con regio decreto di Ferdinando II di Napoli, Re delle Due Sicilie.

Durante la seconda guerra mondiale, tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944 il territorio di Pozzilli fu teatro di aspri combattimenti fra i Tedeschi asserragliati sui monti a nord-ovest del fiume Volturno e gli Alleati schierati a sud-est, lungo la riva sinistra del fiume, subendo danni in particolare per le rappresaglie tedesche.

Dopo la ricostruzione postbellica, negli anni sessanta e settanta subì un notevole decremento di popolazione a causa dell’emigrazione all’estero e in Nord Italia. Il fenomeno si è invertito a partire dagli anni ottanta a seguito dell’installazione di industrie nel territorio (“Nucleo industriale di Pozzilli e Venafro”, che comprende tra le altre un ramo non alimentare della Unilever e la Lavazza) o a breve distanza (Cassino). Nella primavera del 1984 ha subito i danni del terremoto con epicentro nella Valle di Comino (FR).

L’economia comunale è determinata dalla presenza dell’IRCCS Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed, ospedale di rilievo regionale, nazionale e internazionale, il suo centro di ricerche in località Camerelle, i corsi di laurea delle professioni sanitarie dell’Università di Roma “La Sapienza e il sistema economico-produttivo del Nucleo industriale di Isernia-Pozzilli.

Classificazione sismica e climatica

Zona sismica 1 –  Zona climaticaD –  Gradi giorno 1.513

Per maggiori dettagli vedi: rischio sismico di Pozzilli e classificazione climatica.

Dati geografici

Altitudine: 235 m s.l.m.
minima: 115
massima: 811

Misura espressa in metri sopra il livello del mare del punto in cui è situata la Casa Comunale. Le quote minima e massima del territorio comunale sono state elaborate dall’Istat sul modello digitale del terreno (DEM) e dai dati provenienti dall’ultima rilevazione censuaria.

Coordinate Geografiche

sistema sessagesimale
41° 30′ 44,64” N
14° 3′ 48,24” E

sistema decimale
41,5124° N
14,0634° E

Le coordinate geografiche sono espresse in latitudine Nord (distanza angolare dall’equatore verso Nord) e longitudine Est (distanza angolare dal meridiano di Greenwich verso Est).

I valori numerici sono riportati utilizzando sia il sistema sessagesimale DMS(Degree, Minute, Second), che il sistema decimale DD (Decimal Degree).

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